Beriate (Csl behring gmbh)

Soluzione per infus polv solv f 1000ui+solv+s

da628.19 €
Principio attivo:Fattore viii di coagulazione del sangue umano liofilizzato
Gruppo terapeutico:Vitamina k ed altri emostatici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • emofilia
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    Posologia

    Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dell’emofilia.

    Posologia :

    Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità della deficienza di fattore VIII, dalla localizzazione e dall’entità del sanguinamento nonché dalle condizioni cliniche del paziente.

    Il numero di unità di fattore VIII somministrate è espresso in Unità Internazionali (UI), correlate all’attuale standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) per i prodotti a base di fattore VIII. L’attività del fattore VIII nel plasma è espressa come percentuale (riferita al plasma umano normale) o come UI (riferita a uno Standard Internazionale per il fattore VIII nel plasma).

    Una UI di attività di fattore VIII è equivalente alla quantità di fattore VIII contenuta in 1 ml di plasma umano normale.

    Trattamento su richiesta

    Il calcolo della dose necessaria di fattore VIII è basato sul dato empirico che 1 UI di fattore VIII per kg di peso corporeo aumenta l’attività di fattore VIII nel plasma di circa il 2% (2 UI/dl) dell’attività normale. La dose necessaria viene determinata usando la seguente formula:

    Unità necessarie = peso corporeo [kg] x aumento desiderato di fattore VIII [% o UI/dl] x 0,5

    La dose da somministrare e la frequenza della somministrazione devono sempre essere guidate dall’efficacia clinica nel singolo caso.

    Nel caso dei seguenti episodi emorragici, l’attività del fattore VIII nel periodo corrispondente non deve scendere al di sotto del livello indicato di attività plasmatica (in % del valore normale o in UI/dl).

    La tabella seguente può essere impiegata come guida per il dosaggio nel caso di episodi di sanguinamento o di interventi chirurgici:

    Gravità dell’emorragia / Tipo di intervento chirurgico Livello richiesto di fattore VIII (% o UI/dl) Frequenza delle dosi (ore) / Durata della terapia (giorni)
    Emorragia
    Emartro iniziale, sanguinamenti muscolari o sanguinamenti del cavo orale 20 – 40 Ripetere l’infusione ogni 12 – 24 ore. Almeno 1 giorno, fino alla risoluzione dell’episodio di sanguinamento, come indicato dal dolore, o al raggiungimento della guarigione.
    Emartro più esteso, sanguinamento muscolare o ematoma 30 – 60 Ripetere l’infusione ogni 12–24 ore per 3–4 giorni o più fino alla risoluzione del dolore e dell’invalidità acuta.
    Emorragie con pericolo di vita 60 – 100 Ripetere l’infusione ogni 8 – 24 ore, fino alla risoluzione del pericolo.
    Chirurgia
    Chirurgia minore, estrazioni dentarie incluse 30 – 60 Ogni 24 ore, almeno 1 giorno, fino al raggiungimento della guarigione.
    Chirurgia maggiore 80 – 100 (pre– e postoperatorio) Ripetere l’infusione ogni 8–24 ore fino al raggiungimento di adeguata guarigione della ferita; in seguito terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere una attività di fattore VIII del 30–60% (UI/dl)

    Profilassi

    Per la profilassi a lungo termine di sanguinamenti in pazienti con emofilia A grave, le dosi usuali sono da 20 a 40 UI di fattore VIII per kg di peso corporeo ad intervalli di 2–3 giorni. In alcuni casi, soprattutto nei pazienti più giovani, possono rendersi necessari intervalli più brevi o dosi più elevate.

    Nel corso del trattamento, si consiglia un’appropriata determinazione dei livelli di fattore VIII per individuare la dose da somministrare e la frequenza alla quale ripetere le infusioni. In particolare, in caso di interventi di chirurgia maggiore è indispensabile un preciso monitoraggio della terapia sostitutiva attraverso il controllo dei parametri della coagulazione (attività plasmatica del fattore VIII). Singoli pazienti possono presentare variabilità nella propria risposta al fattore VIII, raggiungendo differenti livelli di recupero in vivo e manifestando differenti emivite.

    I pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di inibitori del fattore VIII. Vedere anche il paragrafo 4.4.

    Pazienti precedentemente non trattati

    La sicurezza e l’efficacia di Beriate, in pazienti precedentemente non trattati, non sono ancora state stabilite.

    Popolazione pediatrica

    Nei bambini la dose è correlata al peso corporeo e quindi si basa generalmente sulle stesse linee–guida indicate per i pazienti adulti. La frequenza di somministrazione deve sempre essere orientata in base all’efficacia clinica riscontrata nel singolo caso. Sono disponibili esperienze sul trattamento di bambini di età inferiore a 6 anni (vedere il paragrafo 5.1).

    Modo di somministrazione:

    Per uso endovenoso.

    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Prima della somministrazione la preparazione deve essere riscaldata a temperatura ambiente o corporea. Iniettare o infondere lentamente per via endovenosa ad una velocità confortevole per il paziente. La velocità di iniezione o di infusione non deve eccedere 2 ml/minuto.

    Tenere sotto osservazione il paziente per la comparsa di qualsiasi reazione immediata. Nel caso abbia luogo qualsiasi reazione che possa essere correlata con la somministrazione di Beriate, ridurre la velocità di infusione o interrompere l’infusione a seconda delle condizioni cliniche del paziente (vedere anche il paragrafo 4.4).

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
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    Interazioni
  • state riportate interazioni
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    Avvertenze

    Ipersensibilità

    Sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico. I pazienti devono essere informati che, in caso di comparsa di questi sintomi, devono interrompere immediatamente l’utilizzo del prodotto e rivolgersi al medico. I pazienti devono essere informati di quali siano i primi segni di ipersensibilità, compresi: orticaria, orticaria generalizzata, senso di costrizione toracica, dispnea, ipotensione ed anafilassi.

    In caso di shock devono essere osservate le procedure mediche standard per il trattamento dello shock.

    Inibitori

    La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) il fattore VIII è una complicanza nota nel trattamento di soggetti affetti da emofilia A. Questi inibitori sono generalmente immunoglobuline IgG, dirette contro l’attività procoagulante del fattore VIII e sono misurati in Unità Bethesda (BU) per ml di plasma utilizzando il test modificato. Il rischio di sviluppare inibitori è correlato all’esposizione al fattore VIII ed è più elevato entro i primi 20 giorni di esposizione. Raramente gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni di esposizione.

    Casi di ricorrenza di inibitori (a basso titolo) sono stati osservati dopo il passaggio da un prodotto con FVIII ad un altro, in pazienti precedentemente trattati, con più di 100 giorni di esposizione e con anamnesi positiva allo sviluppo di inibitori. Pertanto, tutti i pazienti devono essere monitorati attentamente per la comparsa di inibitori a seguito di un cambio di prodotto.

    In generale, tutti i pazienti trattati con il fattore VIII umano della coagulazione devono essere attentamente monitorati, mediante appropriate osservazioni cliniche e indagini di laboratorio, per lo sviluppo di inibitori. Se non vengono raggiunti i livelli plasmatici attesi di attività di Fattore VIII o se l’emorragia non è controllata con una dose adeguata, bisogna testare l’eventuale presenza di inibitori del FVIII. Nei pazienti con elevati livelli di inibitore, la terapia con FVIII può rivelarsi non efficace per cui devono essere prese in considerazione altre misure terapeutiche. Il trattamento di questi pazienti deve essere effettuato sotto la direzione di medici esperti nella cura di pazienti con emofilia A e con inibitori del fattore VIII. Vedere anche il paragrafo 4.8.

    Beriate contiene fino a 28 mg di sodio per 1000 UI, ciò va tenuto in considerazione dai pazienti che seguono una dieta controllata di sodio.

    Sicurezza virale

    Le misure standard per prevenire infezioni conseguenti all’uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, il controllo delle donazioni individuali e dei pool di plasma per specifici marcatori di infezione e l’adozione di procedure di produzione efficaci per l’inattivazione/rimozione di virus. Ciò nonostante, quando si somministrano prodotti derivati da sangue o plasma umano, non può essere totalmente esclusa la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Tale concetto si applica anche a virus sconosciuti o emergenti e ad altri patogeni.

    Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus capsulati quali il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus dell’epatite B (HBV), il virus dell’epatite C (HCV) e per i virus non–capsulati dell’epatite A (HAV)e il parvovirus B19.

    Per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente prodotti a base di fattore VIII derivato da plasma umano, deve essere presa in considerazione in generale un’appropriata vaccinazione (epatite A ed epatite B).

    Si raccomanda vivamente che, ogni qualvolta venga somministrato Beriate ad un paziente, sia registrato il nome e il numero di lotto del prodotto allo scopo di mantenere una correlazione tra il paziente ed il lotto del prodotto.

    Popolazione pediatrica

    Le avvertenze e le precauzioni indicate si applicano sia agli adulti che ai bambini.

    Gravidanza

    Non sono stati condotti studi con fattore VIII sulla riproduzione animale.

    Gravidanza ed allattamento

    In considerazione della rarità del verificarsi dell’emofilia A nella donna, non vi è esperienza nell’impiego di fattore VIII in gravidanza e nell’allattamento.

    Pertanto, il fattore VIII deve essere impiegato durante la gravidanza e l’allattamento solo se chiaramente indicato.

    Fertilità

    Non sono disponibili dati sulla fertilità.

    Effetti Collaterali

    Riassunto del profilo di sicurezza

    Ipersensibilità o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, bruciore e dolore nel sito di infusione, brividi, vampate, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, senso di costrizione toracica, formicolio, vomito, dispnea) sono state osservate molto raramente, e in alcuni casi possono evolvere in anafilassi grave (incluso lo shock anafilattico).

    I pazienti affetti da emofilia A possono raramente sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) il fattore VIII. Se si sviluppano tali inibitori, si manifesteranno sotto forma di risposta clinica insufficiente. In tal caso, si raccomanda un centro emofilia specializzato.

    Tabella delle reazioni avverse

    Le seguenti reazioni avverse sono basate sull’esperienza post–marketing e sulla letteratura scientifica.

    La tabella presentata di seguito è stata elaborata secondo la classificazione per sistemi ed organi MedDRA.

    Le frequenze sono state valutate in base alla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 a <1/10), non comune (≥ 1/1.000 a <1/100), raro (≥ 1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Classificazione sistemica organica MedDRA Reazione avversa Frequenza
    Patologie del sistema emolinfopoietico Inibizione FVIII Molto raro
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Febbre Molto raro
    Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità (reazioni allergiche) Molto raro

    Per informazioni sulla sicurezza virale vedere il paragrafo 4.4.

    Popolazione pediatrica

    E’ atteso che la frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini siano le stesse degli adulti.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Glicina

    Calcio cloruro

    Sodio idrossido (in piccole quantità) per l’aggiustamento del pH

    Saccarosio

    Sodio cloruro.

    Solvente fornito: Acqua per preparazioni iniettabili, rispettivamente da 2,5 ml, 5 ml e 10 ml.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C – 8°C). Non congelare. Tenere il contenitore nell’imballaggio esterno per tenerlo al riparo dalla luce.

    Nel periodo di validità, Beriate, può essere conservato fino ad una temperatura di 25°C per un periodo cumulativo non superiore ad 1 mese. I singoli periodi a temperatura ambiente devono essere annotati affinché si rimanga entro il tempo limite complessivo di 1 mese.

    Non esporre il flaconcino in prossimità di una fonte di calore. I flaconcini non devono essere portati ad una temperatura superiore a quella corporea (37°C).

    Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.