Principio attivo:Reviparina sodica
Gruppo terapeutico:Antitrombotici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • trombosi venosa profonda
  • embolia polmonare
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    Posologia

    Profilassi della trombosi venosa profonda (TVP) :

    Chirurgia generale

    La dose usuale è 1.750 U.I. aXa per via sottocutanea 2–4 ore prima dell’intervento e 1.750 U.I. aXa per via sottocutanea una volta al giorno per 7–10 giorni o per tutto il periodo a rischio.

    Chirurgia ortopedica e pazienti a rischio maggiore di TVP

    La prevenzione è ottenuta con una iniezione giornaliera da 0,6 ml di reviparina sodica (4.200 U.I. aXa) per via sottocutanea. In chirurgia ortopedica si effettua una prima iniezione da 0,6 ml (4.200 U.I. aXa) per via sottocutanea fino a 12 ore prima dell’intervento. Successivamente 0,6 ml (4.200 U.I. aXa) per via sottocutanea una volta al giorno per almeno 10 giorni o per tutto il periodo a rischio.

    Trattamento della trombosi venosa profonda con o senza embolia polmonare :

    Nel trattamento acuto della trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, posologia fissa giornaliera di reviparina sodica 175 U.I. aXa pro kg di peso da ripartirsi in 2 iniezioni sottocutanee nelle 24 ore per 5–10 giorni consecutivi.

    Prevenzione degli eventi acuti in angioplastica coronarica transluminale percutanea (PTCA) :

    Reviparina sodica 7.000 U.I. aXa (1 ml) in bolo (attraverso il catetere femorale) prima della procedura, seguita da 10.500 U.I. aXa (1,5 ml) per infusione venosa in 24 ore.

    Popolazione pediatrica

    Reviparina non è indicata per l’uso pediatrico.

    Insufficienza renale

    Reviparina deve essere usata con cautela nei pazienti con lieve o moderata insufficienza renale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). L’uso di reviparina è controindicato in pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/minuto) (vedere paragrafo 4.3).

    Insufficienza epatica

    L’uso di reviparina nei pazienti con insufficienza epatica non è stato studiato.

    Tecnica di iniezione sottocutanea

    L’iniezione deve essere praticata nel tessuto sottocutaneo della cintura addominale anterolaterale e posterolaterale, alternando il lato destro ed il lato sinistro. L’ago deve essere introdotto interamente, deve essere inserito e rimosso perpendicolarmente e non tangenzialmente nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l’indice dell’operatore. La plica deve essere mantenuta per tutta la durata dell’iniezione.

    Il volume residuo della siringa pronta è dovuto al procedimento di fabbricazione e ne è stato tenuto conto in corso di riempimento.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • altre
  • eparine
  • eparina
  • trombocitopenia
  • diatesi emorragica
  • ipertensione arteriosa
  • emorragia gastrointestinale
  • attiva
  • anestesia
  • neonati
  • prematuri
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    Interazioni
  • salicilati
  • antinfiammatori
  • ticlopidina
  • eparina
  • antiaggreganti piastrinici
  • clopidogrel
  • dipiridamolo
  • sulfinpirazone
  • anticoagulanti orali
  • glucocorticoidi
  • dopo
  • destrano
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    Avvertenze

    Avvertenze

    Emorragia: Reviparina, come altri anticoagulanti deve essere usata con estrema cautela nei pazienti trattati contemporaneamente con altri anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici.

    Reviparina deve essere usata con cautela nei pazienti con ictus cerebrale, aneurisma cerebrale o neoplasie cerebrali.

    Nei pazienti sottoposti ad anestesia epidurale o spinale o puntura lombare, l’uso profilattico di eparina può essere raramente associato con ematomi epidurali o spinali, con conseguente paralisi prolungata o permanente (vedere paragrafo 4.8). Il rischio aumenta con l’uso di un catetere epidurale o spinale per anestesia, con l’uso concomitante di farmaci che influenzano l’emostasi come medicinali antiinfiammatori non steroidei (FANS), inibitori piastrinici o anticoagulanti (vedere paragrafo 4.5) e con traumi o ripetute iniezioni. Reviparina deve essere somministrata in un intervallo di tempo adeguato di 12 ore (minimo 6–8 ore) prima e dopo l’inserimento o la rimozione del catetere epidurale.

    Quando si deve valutare l’intervallo tra l’ultima somministrazione di eparina in dosi profilattiche e l’inserimento o la rimozione di un catetere epidurale o spinale, devono essere tenuti in considerazione le caratteristiche del prodotto e il profilo del paziente. La dose successiva di reviparina non deve essere somministrata prima di quattro ore dopo la rimozione del catetere. La dose successiva deve essere ritardata fino a quando la procedura chirurgica non è stata completata.

    Se il medico dovesse decidere di somministrare un trattamento anticoagulante nel contesto di una anestesia epidurale o spinale, estrema vigilanza e frequente monitoraggio devono essere adottati per rilevare eventuali segni e sintomi di danno neurologico, come mal di schiena, deficit motori e sensoriali (intorpidimento e debolezza degli arti inferiori) e disfunzione intestinale e della vescica. Gli operatori sanitari devono essere preparati ad individuare tali segni e sintomi. I pazienti devono essere avvisati di informare immediatamente un medico o un operatore sanitario se si verifica uno qualsiasi dei suddetti sintomi.

    Se si sospettano segni o sintomi di ematoma epidurale o spinale, deve essere effettuata una diagnosi urgente e un trattamento che comprenda la decompressione del midollo spinale.

    Reviparina come altre eparine a basso peso molecolare (EBPM), può sopprimere la secrezione surrenalica di aldosterone che porta ad iperkaliemia, soprattutto in pazienti affetti da diabete mellito, insufficienza renale cronica, preesistente acidosi metabolica, con livelli di potassio plasmatico aumentati o che assumano medicinali risparmiatori di potassio. Il rischio di iperkaliemia sembra aumentare con la durata della terapia, ma di solito è reversibile. I livelli di elettroliti sierici dovrebbero essere misurati nei pazienti a rischio prima di iniziare la terapia con reviparina e successivamente controllati regolarmente, specialmente se il trattamento si prolunga oltre i 7 giorni.

    Occasionalmente è stata osservata una lieve trombocitopenia transitoria (tipo I) all’inizio della terapia con eparina, con conta piastrinica tra 100.000/mm3 e 150.000/ mm³ dovuta a una temporanea attivazione piastrinica (vedere paragrafo 4.8). Generalmente non si verificano complicazioni, quindi il trattamento può essere continuato.

    In rari casi è stata osservata con EBPM una grave trombocitopenia anticorpo–mediata (tipo II) con conta piastrinica chiaramente al di sotto di 100.000/mm³ (vedere paragrafo 4.8). Questo effetto si può verificare tra 5 e 21 giorni dopo l’inizio del trattamento; in pazienti con una storia di trombocitopenia indotta da eparina tale effetto può manifestarsi anche prima.

    Prima della somministrazione di reviparina si raccomanda di effettuare una conta piastrinica, il primo giorno di terapia e poi regolarmente ogni 3 o 4 giorni fino alla fine della terapia.

    Se la conta piastrinica è significativamente ridotta (da 30% a 50%), sia se associata a risultati positivi di test in vitro per anticorpi anti–piastrine in presenza di reviparina o altre EBPM e/o eparina non frazionata, sia se tale risultato non sia disponibile, il trattamento con reviparina deve essere sospeso immediatamente e deve essere iniziata una terapia alternativa.

    Reviparina non può essere utilizzata in modo intercambiabile (unità con unità) con eparina non frazionata o altre eparine a basso peso molecolare in quanto differiscono per il metodo impiegato nella produzione, nel peso molecolare e nell’attività specifica anti–IIa e anti–Xa, unità e dosaggio. Sono pertanto raccomandate una particolare attenzione e il rispetto delle istruzioni per l’uso specifico di ogni prodotto.

    Quando reviparina è somministrata in dosi terapeutiche in pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina da 30 a 50 ml/minuto), dovrebbe essere considerato il monitoraggio dei livelli di anti–Xa (livelli desiderati: circa 0,5–1U /ml a 3–4 ore dalla somministrazione).

    Reviparina non deve essere somministrata per via intramuscolare.

    Durante il trattamento con reviparina si dovrebbe evitare di effettuare iniezioni intramuscolari di altri farmaci, a causa del maggior rischio di ematomi.

    Precauzioni

    Reviparina deve essere usata solo sotto stretto controllo medico.

    Non miscelare con altre soluzioni per iniezione o infusione.

    Reviparina deve essere usata con cautela in pazienti anziani, che spesso presentano compromissione della funzionalità renale che potrebbe ridurre l’eliminazione di reviparina.

    Nei pazienti con nefropatia o retinopatia diabetiche, reviparina sodica deve essere usata con cautela.

    Esami di laboratorio: è consigliato di effettuare una conta piastrinica periodica in corso di trattamento con reviparina.

    Si raccomanda cautela in trattamento concomitante con farmaci che aumentano i livelli sierici di potassio, anticoagulanti orali e aspirina.

    Sono disponibili solo dati limitati sulla sicurezza e l’efficacia di reviparina nei bambini.

    Il cappuccio di protezione dell’ago della siringa preriempita può contenere gomma al lattice naturale che può provocare gravi reazioni allergiche nei soggetti sensibili al lattice.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non sono stati condotti studi clinici controllati sull’uso di eparina a basso peso molecolare in gravidanza. Negli studi condotti durante il secondo e terzo trimestre, non è stato identificato alcun passaggio di eparina a basso peso molecolare oltre la barriera placentale. In esperimenti ex vivo condotti su un numero imprecisato di placente umane perfuse, non è stato dimostrato un passaggio di reviparina attraverso la placenta anche se le dosi somministrate sono state molto superiori a quelle terapeutiche.

    In uno studio clinico che ha coinvolto più di 50 donne in gravidanza con aborti ripetuti, reviparina somministrata a dosi profilattiche durante l’intera gravidanza sembrava essere sicura. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sullo sviluppo postnatale.

    Deve essere usata cautela nel prescrivere il medicinale in gravidanza.

    Il ricorso all’anestesia epidurale durante il parto risulta controindicato nelle donne trattate con anticoagulanti in gravidanza (vedere anche paragrafo 4.3).

    Il flaconcino multidose contiene alcool benzilico. Poiché l’alcool benzilico può passare al feto che ha una maggiore sensibilità verso questo eccipiente, i prodotti contenenti alcool benzilico non devono essere somministrati a donne in gravidanza. Le siringhe prerimpite non contengono alcool benzilico.

    Allattamento

    Informazioni sull’escrezione di reviparina nel latte materno non sono disponibili. Le attuali conoscenze indicano che, per effetto delle dimensioni molecolari delle eparine a basso peso molecolare e dell’inattivazione gastrointestinale, il passaggio nel latte materno e l’assorbimento per via orale da parte del lattante è verosimilmente trascurabile. Tuttavia, come precauzione, l’uso di reviparina durante l’allattamento non è consigliato.

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse che si sono verificate in più dell’1% dei 1.273 pazienti trattati con iniezioni di reviparina nei due studi di fase III (COLUMBUS e CORTES) sono riportati nella tabella seguente. La tabella riporta anche le reazioni avverse provenienti dall’esperienza post–marketing o da altri studi clinici. Le reazioni considerate come possibilmente correlate a reviparina sono riportate per classe organo–sistemica e frequenza usando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1,000, < 1/100) e non nota (reazioni avverse provenienti dall’attività post–marketing o da altri studi clinici; la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Classificazione sistemico–organica MedDRA Molto Comune ≥ 1/10 Comune ≥ 1/100, < 1/10 Non Comune ≥ 1/1,000, < 1/100 Non Nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico       Trombocitopenia¹
    Disturbi del sistema immunitario       Ipersensibilità², reazioni anafilattiche²
    Patologie del sistema nervoso   Cefalea    
    Patologie vascolari   Trombosi, ematoma sottocutaneo   Ipotensione³, ematoma sottocutaneo4
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Epistassi   Dispnea³
    Patologie gastrointestinali   Costipazione   Nausea³, vomito³
    Patologie epatobiliari   Funzionalità epatica alterata   Funzionalità epatica alterata5
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo       Necrosi cutanea6, prurito³, orticaria³
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Dolore alle estremità   Dolore alle estremità³, osteoporosi7
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Piressia, emorragia nel sito di iniezione   Indurimento8, arrossamento cutaneo8, decolorazione della pelle8, ematoma8
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura       Ematomi spinali o epidurali [in associazione con l’uso profilattico dell’eparina nel corso di anestesia spinale o peridurale o di puntura lombare. Gli ematomi hanno causato diversi gradi di alterazione neurologica compresa paralisi prolungata o permanente (vedere paragrafo 4.4)].

    ¹ Può verificarsi trombocitopenia lieve. Trombocitopenia grave condizionata da una risposta immunologica può di rado verificarsi, accompagnata da tendenza paradossa per trombosi (trombocitopenia di tipo II indotta da eparina).

    ² Ipersensibilità e reazioni anafilattiche a reviparina sono rare.

    ³ Reazioni allergiche possono verificarsi con sintomi quali nausea, dolori agli arti, orticaria, vomito, prurito, dispnea e ipotensione.

    4Effetti collaterali dose–dipendenti comprendono una maggiore incidenza di sanguinamento, in particolare da pelle, mucose, ferite, dal tratto gastrointestinale ed urogenitale. Leggero sanguinamento nel sito d’iniezione può verificarsi con dosi terapeutiche.

    5Questo termine comprende anomalie nei test di funzionalità epatica, quali aspartato aminotransferasi (AST) aumentato, alanina aminotransferasi (ALT) aumentato, aumento della gamma–glutamil transferasi (gamma–GT).

    6 Necrosi cutanea al sito di iniezione.

    7Dopo l’uso a lungo termine di eparina (mesi), si può sviluppare osteoporosi, in particolare in pazienti predisposti. Questa reazione avversa al medicinale non può essere esclusa per reviparina. Studi clinici con altre eparine a basso peso molecolare e anche con reviparina hanno dimostrato che il rischio di osteoporosi probabilmente è inferiore rispetto a eparina.

    8Reazioni tissutali locali (indurimento, arrossamento, decolorazione e piccoli ematomi) sono stati osservati al sito di iniezione.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Siringhe preriempite

    Acqua per preparazioni iniettabili, sodio cloruro, sodio idrossido

    Flacone 42.000 U.I./6 ml

    Acqua per preparazioni iniettabili, alcol benzilico, sodio idrossido.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Flacone 42.000 U.I./6 ml: dopo apertura, conservare il flacone in frigorifero.