Effilevo (Effik italia spa)

Compresse rivestite 21cpr riv 0,1+0,02mg

da10.80 €
Principio attivo:Levonorgestrel/etinilestradiolo
Gruppo terapeutico:Contraccettivi ormonali sistemici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
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Posologia

Via di somministrazione: uso orale

Come usare Effilevo

Le compresse devono essere assunte ogni giorno all’incirca alla stessa ora, se necessario con un po’ di liquido, nell’ordine indicato sul blister. Ogni compressa deve essere assunta quotidianamente per 21 giorni consecutivi. Ogni confezione successiva deve essere iniziata dopo un intervallo di 7 giorni senza compresse, durante il quale si manifesta di solito un sanguinamento da sospensione. Il sanguinamento da sospensione inizia generalmente 2–3 giorni dopo l’assunzione dell’ultima compressa e può non essere ancora terminato quando si inizia una nuova confezione.

Come iniziare a prendere Effilevo

In assenza di una contraccezione ormonale precedente (nel mese passato)

L’assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale della donna (ossia il primo giorno delle mestruazioni).

Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato (contraccettivo orale combinato (COC), anello vaginale o cerotto transdermico)

La donna deve assumere Effilevo preferibilmente il giorno successivo all’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente i principi attivi) del precedente COC, al più tardi il giorno successivo all’intervallo senza assunzione delle compresse o con assunzione di compresse placebo del suo precedente COC. In caso di precedente uso di anello vaginale o cerotto transdermico, la donna deve iniziare ad assumere Effilevo 0,10 mg / 0,02 mg, compresse rivestite con film preferibilmente il giorno della rimozione del dispositivo, al più tardi il giorno previsto per l’applicazione successiva.

Passaggio da un metodo a base di solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS)

Il passaggio dalla pillola a base di solo progestinico può avvenire in qualunque momento (dall’impianto o dallo IUS il giorno della loro rimozione, da un iniettabile nel giorno in cui è stata prevista l’iniezione successiva), ma in tutti questi casi alla donna deve essere consigliato di usare un metodo di barriera aggiuntivo per i primi 7 giorni di assunzione delle compresse.

Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza

L’assunzione può essere iniziata immediatamente. In questo caso non è necessario adottare ulteriori misure contraccettive.

Dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza

Alla donna deve essere consigliato di iniziare l’assunzione da 21 a 28 giorni dopo il parto o dopo un aborto nel secondo trimestre di gravidanza. In casi di inizio più tardivo, alla donna deve essere consigliato di usare un metodo di barriera aggiuntivo per i primi 7 giorni di assunzione delle compresse. Tuttavia, se sono già avvenuti rapporti sessuali, è necessario escludere una possibile gravidanza prima di iniziare l’uso del COC, oppure la donna deve attendere la comparsa del primo ciclo mestruale.

Per l’uso durante l’allattamento, vedere paragrafo 4.6. Fertilità, gravidanza e allattamento.

Comportamento in caso di dimenticanza delle compresse

In caso di ritardo inferiore a 12 ore nell’assunzione della compressa, la protezione contraccettiva non risulta ridotta. La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda, e quindi assumere le compresse successive all’ora abituale.

In caso di ritardo superiore a 12 ore nell’assunzione di una qualsiasi compressa, la protezione contraccettiva può essere ridotta. Il comportamento da adottare in caso di dimenticanza delle compresse si basa sulle due regole fondamentali seguenti:

1. l’assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 7 giorni

2. sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere un’adeguata soppressione dell’asse ipotalamo–ipofisi–ovaio.

Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere applicati i seguenti suggerimenti:

Settimana 1

La donna deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente, e deve poi proseguire l’assunzione delle compresse successive all’ora consueta ogni giorno. Inoltre, nei 7 giorni successivi deve essere utilizzato un metodo di barriera, ad esempio il preservativo. In caso di rapporti sessuali nei 7 giorni precedenti, deve essere considerata la possibilità di una gravidanza. Più compresse sono state dimenticate e più vicina è la fase di intervallo senza compresse, maggiore è il rischio di una gravidanza.

Settimana 2

La donna deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente, e deve poi proseguire l’assunzione delle compresse successive all’ora consueta ogni giorno. A condizione che la donna abbia assunto correttamente le compresse nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, non è necessario adottare ulteriori misure contraccettive. Tuttavia, se le compresse dimenticate sono più di una, la donna deve adottare ulteriori misure precauzionali per i successivi 7 giorni.

Settimana 3

Il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è estremamente elevato, considerato l’approssimarsi dell’intervallo dei 7 giorni senza compresse. Tuttavia, è ancora possibile prevenire la riduzione della protezione contraccettiva modificando lo schema di assunzione delle compresse. Adottando una delle due opzioni seguenti, non è quindi necessario ricorrere a misure contraccettive supplementari, a condizione che la donna abbia assunto tutte le compresse regolarmente nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata. In caso contrario, deve seguire la prima delle due opzioni ed utilizzare anche misure contraccettive supplementari nei successivi 7 giorni.

1. La donna deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente, e deve poi proseguire l’assunzione delle compresse successive all’ora consueta ogni giorno. La confezione successiva deve essere iniziata subito dopo aver terminato quella in uso, cioè senza lasciare alcun intervallo tra una confezione e l’altra. E’ improbabile che la paziente manifesti emorragia da sospensione prima della fine della seconda confezione, tuttavia durante l’assunzione delle compresse possono presentarsi spotting o sanguinamento da rottura.

2. La donna può anche sospendere l’assunzione delle compresse della confezione in uso. Deve quindi osservare un intervallo senza assunzione di compresse per un periodo fino a 7 giorni, compresi i giorni in cui sono state dimenticate le compresse, per poi proseguire con una nuova confezione.

Se la donna ha dimenticato di assumere diverse compresse, con conseguente assenza del sanguinamento da sospensione nel primo intervallo senza compresse, deve essere considerata l’eventualità di una gravidanza.

Consigli in caso di disturbi gastrointestinali

In presenza di disturbi gastrointestinali gravi (ad es. vomito o diarrea), l’assorbimento può essere incompleto e devono essere adottate misure contraccettive addizionali. In caso di vomito entro 3–4 ore dopo l’assunzione di una compressa, una nuova compressa (in sostituzione) deve essere assunta al più presto. Se possibile, la nuova compressa deve essere assunta entro 12 ore dall’ora di assunzione abituale. Se sono trascorse più di 12 ore, si applicano le istruzioni relative alla dimenticanza delle compresse riportate nel paragrafo 4.2 "Comportamento in caso di dimenticanza delle compresse". Se la donna non desidera variare il consueto schema posologico, dovrà prelevare la compressa necessaria (o più compresse) da una nuova confezione.

Come ritardare la mestruazione da sospensione

Per ritardare le mestruazioni, la donna deve proseguire l’assunzione delle compresse iniziando una nuova confezione di Effilevo senza osservare l’intervallo libero da pillole. Il ciclo può essere prolungato nella misura desiderata fino alla fine della seconda confezione. In questa fase di prolungamento del ciclo la donna può presentare sanguinamento da sospensione o spotting. L’assunzione regolare di Effilevo verrà poi ripresa dopo il consueto intervallo di 7 giorni senza compresse. Per spostare le mestruazioni a un giorno della settimana diverso da quello previsto dallo schema di assunzione attuale, la donna può accorciare la lunghezza dell’intervallo di non assunzione delle compresse per il numero di giorni desiderato. Più breve è l’intervallo senza compresse, maggiore il rischio di assenza di sanguinamento da sospensione e di comparsa di sanguinamento da rottura e spotting durante l’assunzione delle compresse della confezione successiva (come avviene quando si ritarda la mestruazione).

Controindicazioni
  • contraccettivi orali
  • trombosi venosa profonda
  • embolia polmonare
  • infarto miocardico
  • angina pectoris
  • diabete mellito
  • ipertensione
  • insufficienza renale
  • tumori epatici
  • ipersensibilità ai principi attivi
  • grave malattia epatica
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    Interazioni
  • altri medicinali
  • contraccettivi orali
  • farmaci che inducono gli enzimi epatici
  • fenitoina
  • barbiturici
  • primidone
  • carbamazepina
  • rifampicina
  • ritonavir
  • nelfinavir
  • griseofulvina
  • hypericum perforatum
  • dopo
  • estrogeni
  • antibiotici
  • penicilline
  • tetracicline
  • etinilestradiolo
  • troleandomicina
  • induttori degli enzimi epatici
  • contraccettivo non ormonale
  • contraccettivo orale
  • ciclosporina
  • lamotrigina
  • steroidi
  • corticosteroidi
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    Avvertenze

    Avvertenze

    In presenza di una delle condizioni/fattori di rischio sotto riportati, è necessario valutare i benefici dell’uso dei COC rispetto ai possibili rischi per ogni singola donna, e discuterne con lei prima che decida di iniziare l’assunzione del prodotto. La paziente deve consultare il medico in caso di peggioramento, esacerbazione o prima comparsa di una qualsiasi delle condizioni o fattori di rischio citati. Il medico curante deciderà se è il caso di sospendere l’uso del COC.

    Disturbi circolatori

    Studi epidemiologici hanno mostrato che l’incidenza di TEV nelle donne che utilizzano contraccettivi orali a basso contenuto di estrogeni (<50 mcg di etinilestradiolo) varia da 20 a 40 casi per 100.000 donne–anni di utilizzo, ma questa stima del rischio varia a seconda del progestinico. Il corrispondente valore nelle donne che non utilizzano contraccettivi orali è pari a 5 – 10 casi per 100.000 donne–anni di utilizzo. L’uso di un qualsiasi contraccettivo orale combinato comporta un accresciuto rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso.

    L’eccesso di rischio di TEV è massimo durante il primo anno di assunzione in una donna che assume un contraccettivo orale combinato per la prima volta. Questo rischio aumentato è comunque inferiore al rischio di TEV associato alla gravidanza, che è stimato in 60 casi per 100.000 gravidanze. La TEV può risultare fatale nell’1–2% dei casi.

    Il rischio assoluto globale (incidenza) di TEV per i contraccettivi orali combinati contenenti levonorgestrel con 30 mcg di etinilestradiolo è approssimativamente di 20 casi per 100.000 donne–anni di utilizzo.

    Gli studi epidemiologici hanno altresì associato l’uso di COC ad un aumentato rischio di infarto miocardico, attacco ischemico transitorio ed ictus.

    Molto raramente nelle donne che assumono contraccettivi orali combinati è stata riportata trombosi a carico di altri distretti vascolari, ad es. vene o arterie epatiche, mesenteriche, renali o retiniche. Non vi è consenso su una possibile associazione di questi eventi con l’uso dei contraccettivi ormonali.

    I sintomi di eventi trombotici/tromboembolici venosi o arteriosi o quelli di un accidente cerebrovascolare comprendono:

    • dolore e/o gonfiore inusuale unilaterale ad una gamba

    • improvviso forte dolore al torace, indipendentemente dall’irradiazione al braccio sinistro

    • improvvisa mancanza di respiro

    • improvvisa insorgenza di tosse

    • cefalea inusuale grave e prolungata

    • prima insorgenza o peggioramento dell’emicrania

    • improvvisa perdita parziale o totale della vista

    • diplopia

    • eloquio confuso o afasia

    • vertigini

    • collasso con o senza crisi epilettiche focali

    • debolezza o intorpidimento molto marcato che interessi improvvisamente un lato o una parte del corpo

    • disturbi motori

    • addome ’acuto’.

    Il rischio di complicanze tromboemboliche venose nelle utilizzatrici di COC aumenta in presenza delle seguenti condizioni:

    • età avanzata

    • anamnesi familiare positiva (tromboembolia venosa in un fratello o genitore in età relativamente precoce). Qualora sussista il sospetto di una predisposizione ereditaria, la donna deve essere indirizzata ad uno specialista prima di decidere di assumere qualsiasi contraccettivo orale combinato.

    • immobilizzazione prolungata, importanti interventi chirurgici, qualunque tipo di operazione alle gambe o grave trauma. In queste circostanze è consigliabile interrompere l’assunzione della pillola (in caso di chirurgia elettiva almeno quattro settimane prima dell’intervento) e riprenderla non prima che siano trascorse due settimane dalla completa ripresa della mobilità. Qualora non sia stato possibile sospendere al momento opportuno l’utilizzo della pillola, è necessario prestare una particolare attenzione alla profilassi della trombosi.

    • obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²)

    • Non vi è consenso sul possibile ruolo di vene varicose e tromboflebite superficiale sull’esordio o sulla progressione della trombosi venosa.

    Il rischio di complicanze tromboemboliche arteriose o di accidente cerebrovascolare nelle utilizzatrici di COC aumenta in presenza delle seguenti condizioni:

    • età avanzata

    • fumo (alle donne sopra i 35 anni di età deve essere vivamente raccomandato di non fumare qualora desiderino usare un COC)

    • dislipoproteinemia

    • ipertensione

    • emicrania, specialmente emicrania con sintomi neurologici focali

    • vizio valvolare cardiaco

    • fibrillazione atriale

    La presenza di uno o più gravi fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi di tipo venoso o arterioso può costituire una controindicazione all’utilizzo del farmaco. Deve essere presa in considerazione anche la possibilità di un trattamento anticoagulante. Le donne che assumono COC devono essere avvisate di contattare il medico qualora si manifestino possibili sintomi di trombosi. Nell’eventualità di trombosi sospetta o accertata, l’assunzione del COC deve essere sospesa e si deve ricorrere a metodi contraccettivi alternativi adeguati a causa dell’effetto teratogeno della terapia anticoagulante (derivati cumarinici).

    Si deve altresì considerare il maggiore rischio di tromboembolia durante il puerperio (per informazioni relative a "Fertilità, gravidanza e allattamento" vedere paragrafo 4.6).

    Altre condizioni mediche che sono state associate ad eventi avversi di tipo vascolare comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico–uremica e malattia infiammatoria cronica dell’intestino (morbo di Crohn o colite ulcerosa) e malattia a cellule falciformi.

    Un aumento della frequenza o della gravità dell’emicrania durante l’uso di un contraccettivo orale combinato (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) può rappresentare un motivo di interruzione immediata dell’assunzione del COC.

    Tumori

    In alcuni studi epidemiologici è stato riportato un aumentato rischio di cancro della cervice nelle donne in trattamento a lungo termine con COC; tuttavia rimane ancora controverso in che misura questo risultato sia da attribuire agli effetti confondenti per l’interpretazione del risultato stesso del comportamento sessuale e di altri fattori come l’infezione da papilloma–virus umano(HPV).

    Una meta–analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che sussiste un leggero aumento del rischio relativo (RR=1,24) di diagnosi di tumore della mammella nelle donne che usano attualmente COC. Tale eccesso di rischio si riduce nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione del trattamento con COC. Poiché il carcinoma mammario è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni d’età, il maggiore numero di diagnosi di carcinoma mammario nelle utilizzatrici attuali e recenti di COC è basso in relazione al rischio complessivo di carcinoma mammario. Questi studi non forniscono alcuna evidenza di possibile rapporto di causalità.

    L’aumento del rischio osservato può essere dovuto ad una diagnosi più precoce del carcinoma mammario nelle utilizzatrici di COC, agli effetti biologici dei COC o a una combinazione di questi due fattori. Il carcinoma mammario diagnosticato nelle donne che utilizzano o hanno utilizzato COC tende ad essere generalmente in uno stadio clinicamente meno avanzato rispetto al carcinoma diagnosticato nelle donne che non hanno mai utilizzato COC.

    In rare occasioni sono stati osservati tumori epatici benigni e ancor più raramente tumori epatici maligni nelle donne che hanno assunto COC. In casi isolati questi tumori hanno provocato emorragia intraddominale pericolosa per la vita della paziente. La possibilità di neoplasia epatica deve essere considerata come diagnosi differenziale in presenza di forte dolore nella parte superiore dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intraddominale nelle donne che assumono COC.

    Altre condizioni

    Le donne con ipertrigliceridemia o anamnesi familiare positiva per l’ipertrigliceridemia possono essere più a rischio di pancreatite durante l’uso di COC.

    Sebbene siano stati riportati piccoli aumenti della pressione sanguigna nelle donne che assumono COC, gli innalzamenti pressori clinicamente rilevanti costituiscono un evento raro. Solo in questi rari casi l’immediata sospensione dell’uso del COC appare giustificata. Se, durante l’uso di un COC in presenza di un preesistente stato ipertensivo, si rilevano valori pressori costantemente elevati o un significativo incremento della pressione sanguigna non risponde adeguatamente al trattamento antipertensivo, il COC deve essere sospeso. Laddove ritenuto appropriato, l’utilizzo del COC può essere ripreso qualora vengano registrati valori normotensivi a seguito della terapia antipertensiva.

    È stata riportata la comparsa o il peggioramento delle seguenti condizioni sia durante la gravidanza, sia durante l’uso dei COC, ma l’evidenza di una correlazione con l’uso dei COC non è definitiva: ittero e/o prurito correlato a colestasi; calcoli biliari; porfiria; lupus eritematoso sistemico; sindrome emolitico–uremica; corea di Sydenham; herpes gestazionale; perdita dell’udito correlata a otosclerosi.

    La presenza di una disfunzione epatica acuta o cronica può rendere necessaria l’interruzione dell’uso dei COC fino al ritorno alla normalità dei marcatori di funzionalità epatica. Una recidiva di ittero colestatico e/o prurito correlato a colestasi, verificatosi precedentemente durante la gravidanza o l’uso pregresso di steroidi sessuali, rende necessaria l’interruzione dell’uso dei COC.

    Sebbene i COC possano avere un effetto sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi è evidenza di una necessità di modificare il regime terapeutico nelle donne diabetiche che utilizzano COC a basse dosi (contenenti < 0,05 mg di etinilestradiolo). Tuttavia, le donne diabetiche devono essere monitorate con attenzione, in particolare nelle fasi iniziali di impiego dei COC.

    Durante l’uso di COC è stato riportato peggioramento della depressione endogena, dell’epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa.

    Occasionalmente può insorgere cloasma, in particolare nelle donne con anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette durante l’assunzione di COC.

    Le compresse contengono lattosio. Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.

    Esame/consulto medico

    Prima di iniziare o di ricominciare il trattamento con Effilevo occorre ottenere una dettagliata anamnesi medica personale (e familiare) della donna ed escludere una gravidanza in corso. Deve essere misurata la pressione sanguigna e si deve quindi procedere ad un esame obiettivo completo tenendo presenti le controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e le avvertenze (vedere paragrafo 4.4) riportate. Le donne devono essere invitate a leggere attentamente il foglio illustrativo e a seguire i suggerimenti ivi riportati. La frequenza e il tipo di controlli devono essere basati sulle specifiche linee guida ed adattati alla singola paziente.

    Le donne devono essere avvisate che i contraccettivi orali non proteggono dall’infezione da HIV (AIDS) o da altre malattie sessualmente trasmesse.

    Efficacia ridotta

    L’efficacia dei COC può essere ridotta, ad esempio, in caso di dimenticanza delle compresse attive (vedere paragrafo 4.2), di disturbi gastrointestinali durante l’assunzione delle compresse attive (vedere paragrafo 4.2) o di trattamenti concomitanti con altri medicinali (vedere paragrafo 4.5).

    Ridotto controllo del ciclo

    Con tutti i COC si possono verificare perdite di sangue irregolari (spotting o sanguinamento di rottura), in particolare nei primi mesi di utilizzo. Pertanto, la valutazione di qualsiasi perdita ematica irregolare è significativa solo dopo un intervallo di adattamento di circa tre cicli.

    Se le irregolarità persistono o si verificano dopo cicli in precedenza regolari, devono essere prese in considerazione possibili cause non ormonali e applicate procedure diagnostiche adeguate per escludere la presenza di neoplasie maligne o di una gravidanza, incluso il raschiamento.

    In alcune donne il sanguinamento da sospensione può non verificarsi durante i giorni di pausa dall’assunzione delle compresse. Se il COC è stato assunto correttamente, secondo le istruzioni riportate nel paragrafo 4.2, è improbabile che sia in atto una gravidanza. Tuttavia, se il COC non è stato assunto in maniera appropriata nel periodo precedente al mancato sanguinamento da sospensione o se si saltano due sanguinamenti da sospensione consecutivi, è necessario escludere una eventuale gravidanza prima di continuare l’utilizzo del COC.

    Gravidanza

    Effilevo non è indicato durante la gravidanza.

    Se si verifica una gravidanza durante l’assunzione di Effilevo, il trattamento deve essere immediatamente sospeso. Ampi studi epidemiologici non hanno rivelato né un aumento del rischio di difetti alla nascita nei bambini di donne che hanno fatto uso di COC prima della gravidanza, né un effetto teratogeno in caso di assunzione accidentale di COC durante la gravidanza.

    L’allattamento può essere influenzato dai COC, poiché questi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno. Pertanto, l’uso dei COC non deve essere generalmente raccomandato fino allo svezzamento completo. Quantità minime di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escreti nel latte materno durante l’uso di COC, con potenziali effetti sul neonato.

    Effetti Collaterali

    La reazione avversa al farmaco più comune è stata la cefalea (nel 17 – 24 % delle utilizzatrici di Effilevo).

    I seguenti effetti avversi sono stati riportati durante l’uso di etinilestradiolo/levonorgestrel:

    Classificazione per sistemi e organi Comune (≥1/100) Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (< 1/1.000)
    Patologie dell’occhio     intolleranza alle lenti a contatto
    Patologie gastrointestinali nausea, dolore addominale vomito, diarrea  
    Disturbi del sistema immunitario     ipersensibilità
    Esami diagnostici aumento di peso   diminuzione di peso
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione   ritenzione di liquidi  
    Patologie del sistema nervoso cefalea emicrania  
    Disturbi psichiatrici umore depresso, alterazioni dell’umore riduzione della libido aumento della libido
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella tensione mammaria, dolore al seno ingrossamento del seno perdite dal seno, perdite vaginali
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   rash,orticaria eritema nodoso, eritema multiforme

    I seguenti eventi avversi seri sono stati riportati nelle donne che assumono COC, e sono stati trattati nel capitolo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego":

    • Disturbi tromboembolici venosi;

    • Disturbi tromboembolici arteriosi;

    • Ipertensione;

    • Tumori epatici;

    • Morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, emicrania, endometriosi, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gestazionale, corea di Sydenham, sindrome emolitico– uremica, ittero colestatico.

    Nelle donne che assumono contraccettivi orali combinati la frequenza della diagnosi di carcinoma mammario è leggermente superiore. Tuttavia, poichè il tumore mammario è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni di età, il numero dei casi in più è modesto se rapportato al rischio complessivo di tumore mammario. Per maggiori informazioni vedere paragrafi 4.3 "Controindicazioni" e 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego".

    Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o esacerbare i sintomi di angioedema.

    Eccipienti

    Lattosio anidro

    Povidone K–30 (E1201)

    Magnesio stearato (E572)

    Opadry II Rosa:

    Polivinil alcol

    Talco (E553b)

    Titanio diossido (E171)

    Polietilene glicole 3350

    Lacca di alluminio rossa (E129)

    Lecitina (E322)

    Ossido di ferro rosso (E172)

    Lacca di alluminio blu (E1329)

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.