Sumatriptan dr r (Tecnigen srl)

Compresse rivestite 4cpr riv 50mg

Principio attivo:Sumatriptan succinato
Gruppo terapeutico:Antiemicranici
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • emicrania
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    Posologia

    Adulti

    Il sumatriptan non deve essere utilizzato a scopo preventivo.

    È consigliabile assumere il sumatriptan il prima possibile dopo l’inizio dell’attacco di emicrania, ma è ugualmente efficace a qualsiasi stadio dell’attacco venga assunto.

    La dose raccomandata del sumatriptan per via orale è di 50 mg. Alcuni pazienti potrebbero richiedere 100 mg. Se il paziente ha risposto alla prima dose, ma la sintomatologia ricorre, può essere assunta una seconda dose nelle successive 24 ore a condizione che sia trascorso un intervallo minimo di due ore tra le due dosi e non siano stati somministrati più di 300 mg nel corso delle 24 ore.

    I pazienti che non rispondono alla dose prescritta del sumatriptan non devono assumere una seconda dose per lo stesso attacco. Il sumatriptan può essere assunto per attacchi successivi.

    Il sumatriptan è raccomandato come monoterapia per il trattamento acuto dell’emicrania e non deve essere somministrato in concomitanza con altre terapie per attacchi di emicrania acuta. Se un paziente non risponde ad una dose singola del sumatriptan non vi sono ragioni, né da un punto di vista teorico, né in base alla limitata esperienza clinica, per non tentare altri trattamenti con prodotti a base di acido acetilsalicilico od antinfiammatori non steroidei.

    Le compresse devono essere deglutite intere con acqua.

    Bambini (al di sotto dei 12 anni di età)

    Il Sumatriptan Dr. Reddy’s 50 mg compresse rivestite con film non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni di età in quanto non è stato studiato nei bambini.

    Adolescenti (dai 12 ai 17 anni di età)

    L’efficacia del Sumatriptan Dr. Reddy’s compresse rivestite con film, non può ritenersi dimostrata a seguito degli studi clinici eseguiti nel gruppo di pazienti di questa età.

    Pertanto l’uso negli adolescenti non è raccomandato (vedere paragrafo 5.1)

    Anziani (età superiore a 65 anni)

    L’esperienza nell’utilizzo del sumatriptan in pazienti di età superiore a 65 anni è limitata. La farmacocinetica non differisce significativamente da quella della popolazione più giovane, tuttavia l’uso del sumatriptan in pazienti di età superiore a 65 anni non è raccomandato, finché non saranno disponibili ulteriori dati clinici.

    Insufficienza epatica

    Dosi basse di 25-50 mg devono essere considerate nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • infarto del miocardio
  • cardiopatia ischemica
  • ipertensione
  • sumatriptan è controindicato
  • inibitori delle monoaminoossidasi.</p
  • ergotamina
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    Interazioni
  • sumatriptan
  • propranololo
  • alcool
  • ergotamina
  • dopo
  • triptani
  • litio
  • interazione
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    Avvertenze

    Il sumatriptan deve essere utilizzato solo a fronte di una diagnosi certa di emicrania.

    Il sumatriptan non è indicato nel trattamento della emicrania emiplegica, basilare o oftalmoplegica.

    Come per altre terapie per il trattamento dell’emicrania, prima di iniziare il trattamento della cefalea in pazienti per i quali non sia già stata fatta la diagnosi di emicrania e negli emicranici che presentino sintomi atipici, devono essere escluse altre condizioni neurologiche potenzialmente serie.

    Va sottolineato che gli emicranici possono essere potenzialmente a rischio di alcuni eventi cerebrovascolari (ad es. accidente cerebrovascolare, attacco ischemico transitorio).

    La somministrazione del sumatriptan può essere accompagnata da sintomi transitori, quali dolore toracico e senso di costrizione, che possono essere intensi e interessare la gola (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui si ritenga che tali sintomi siano indicativi di una patologia ischemica cardiaca, non somministrare ulteriori dosi del sumatriptan e procedere ad un’appropriata valutazione del caso.

    Il sumatriptan non deve essere somministrato a pazienti con fattori di rischio di cardiopatia ischemica senza una precedente valutazione cardiovascolare (vedere paragrafo 4.3). Particolare attenzione deve essere prestata alle donne in post-menopausa e agli uomini di età superiore ai 40 anni con tali fattori di rischio. Tuttavia queste valutazioni potrebbero non identificare ogni paziente che abbia una patologia cardiaca e, in casi molto rari, si sono verificati eventi cardiaci gravi in pazienti senza una patologia cardiovascolare latente.

    Il sumatriptan deve essere somministrato con cautela nei pazienti con ipertensione controllata, in quanto incrementi di breve durata della pressione arteriosa e della resistenza vascolare periferica sono stati osservati in una piccola percentuale di pazienti.

    Sono state riportate rare segnalazioni di post-marketing riguardanti pazienti con sindrome da serotonina (comprendente stato mentale alterato, squilibrio del sistema nervoso autonomo ed anomalie neuromuscolari) a seguito dell’uso di un inibitore selettivo del reuptake della serotonina (SSRI) e del sumatriptan. La sindrome da serotonina è stata anche riportata a seguito del trattamento concomitante con i triptani ed gli inibitori del reuptake di serotonina e noradrenalina (SNRIs).

    Se si deve garantire clinicamente il trattamento concomitante del sumatriptan con un SSRI/SNRI è richiesta un’opportuna osservazione del paziente (vedere paragrafo 4.5).

    Il sumatriptan deve essere somministrato con cautela nei pazienti con patologie che possono alterare significativamente l’assorbimento, il metabolismo e l’escrezione del farmaco, come nel caso di insufficienza della funzionalità epatica o renale.

    Il sumatriptan deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con anamnesi di convulsioni o altri fattori di rischio che abbassano il livello di soglia delle convulsioni, in quanto sono state riportate segnalazioni di convulsioni in associazione con il sumatriptan (vedere paragrafo 4.8).

    I pazienti con nota ipersensibilità alle sulfonamidi possono manifestare una reazione allergica dopo somministrazione del sumatriptan. Le reazioni possono variare dall’ipersensibilità cutanea all’anafilassi. Pur essendo limitate le conoscenze relative ad una sensibilità crociata si deve prestare particolare cautela quando il sumatriptan è somministrato a questi pazienti.

    L’uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per il trattamento della cefalea può peggiorare la situazione. Se questa situazione si verifica o si sospetta, occorre consultare il medico e sospendere il trattamento. La diagnosi di cefalea da abuso di farmaci (MOH) deve essere sospettata nei pazienti che hanno cefalea frequente o quotidiana malgrado (o a causa di) uso regolare di farmaci per il trattamento della cefalea.

    Gli effetti indesiderati possono essere più frequenti durante l’uso concomitante di triptani e preparazioni a base di Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).

    Lattosio

    I pazienti affetti da problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da carenza di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.

    Gravidanza

    Uso durante la gravidanza

    Sono disponibili dati di post-marketing sull’uso del sumatriptan durante il primo trimestre in oltre 1.000 donne. Sebbene questi dati non contengano informazioni sufficienti per trarre conclusioni definitive, essi non hanno rilevato un incremento nel rischio di difetti congeniti. L’esperienza con l’uso del sumatriptan nel secondo e terzo trimestre è limitata.

    La valutazione degli studi eseguiti sugli animali non indicano effetti teratogeni diretti o effetti dannosi sullo sviluppo peri- e post-natale. Tuttavia nel coniglio la viabilità embrio-fetale può essere influenzata (vedere paragrafo 5.3).

    La somministrazione del sumatriptan deve essere presa in considerazione solo se i benefici previsti per la madre sono maggiori rispetto ai possibili rischi per il feto.

    Uso durante l’allattamento

    È stato dimostrato che, a seguito di somministrazione sottocutanea, il sumatriptan è escreto nel latte materno. L’esposizione dei lattanti al farmaco può essere ridotta al minimo evitando l’allattamento al seno durante le 12 ore successive al trattamento.

    Effetti Collaterali

    Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito per organo, apparato/sistema e per frequenza. Le frequenze sono definite come:

    •  molto comuni (≥ 1/10)

    •  comuni (≥ 1/100, < 1/10)

    •  non comuni (≥ 1/1000, < 1/100)

    •  rari (≥ 1/10.000, < 1/1000)

    •  molto rari (< 1/10.000) non note (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Dati studi clinici

    Esami diagnostici

    Molto rari: sono state osservate occasionalmente lievi alterazioni dei parametri di funzionalità epatica.

    Patologie del sistema nervoso

    Comuni: formicolio, capogiri, sonnolenza.

    Patologie gastrointestinali

    Comuni: nausea e vomito sono stati segnalati in alcuni pazienti, sebbene non sia chiaro se ci fosse relazione con il sumatriptan o con le condizioni di base.

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Comuni: sensazione di pesantezza (transitori solitamente transitoria, può essere intensa ed interessare qualsiasi parte del corpo, inclusi torace e gola).

    Patologie vascolari

    Comuni: aumento transitorio della pressione arteriosa che insorge subito dopo la somministrazione. Rossore.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Comuni: dolore, sensazione di calore, pressione o senso di costrizione (questi eventi, generalmente transitori, possono essere intensi ed interessare qualsiasi parte del corpo, inclusi torace e gola).

    Non comuni: senso di debolezza, affaticamento (entrambi i sintomi sono transitori e di intensità da lieve a moderata).

    Dati post-Marketing

    Patologie cardiache

    Molto rari: bradicardia, tachicardia, palpitazioni, aritmia cardiaca, modificazioni transitorie dell’ECG di tipo ischemico, vasospasmo coronarico, infarto del miocardio (vedere “Controindicazioni” e “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”).

    Patologie del sistema nervoso

    Molto rari: convulsioni, sebbene alcuni di questi casi si siano verificati in pazienti con anamnesi di convulsioni o di condizioni concomitanti predisponenti alle convulsioni, vi sono anche segnalazioni in pazienti per i quali tali fattori non sono evidenti. Tremore, distonia.

    Patologie dell’occhio

    Molto rari: tremolio della vista, diplopia, visione ridotta, nistagmo e scotoma. Perdita della visione, incluse segnalazioni di deficit permanenti. Tuttavia, i disturbi oculari possono anche presentarsi durante l’attacco di emicrania stesso.

    Patologie gastrointestinali

    Molto rari: colite ischemica.

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Molto rari: rigidità del collo.

    Patologie vascolari

    Molto rari: ipotensione, fenomeno di Raynaud.

    Disturbi del sistema immunitario

    Molto rari: reazioni di ipersensibilità, che possono variare dalla ipersensibilità cutanea a rari casi di anafilassi.

    Eccipienti

    Nucleo della compressa

    Lattosio monoidrato

    Croscarmellosa sodica

    Cellulosa microcristallina

    Lattosio anidro

    Magnesio stearato

    Rivestimento della compressa

    Lattosio monoidrato

    Mannitolo (E421)

    Titanio diossido (E171)

    Triacetina

    Talco

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.