Principio attivo:Tramadolo cloridrato
Gruppo terapeutico:Oppioidi
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rnr - non ripetibile (ex s/f)
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • traumi
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    Posologia

    Posologia

    Come con tutti i farmaci ad azione analgesica, la dose di PRONTALGIN Soluzione iniettabile deve essere adattata all’intensità del dolore e alla sensibilità individuale del paziente. In generale si deve scegliere la dose minima efficace per l’analgesia.

    Adulti e ragazzi di 12 anni ed oltre

    La dose usuale è da 50 a 100 mg, da 3 a 4 volte al giorno. Nei ragazzi dai 12 ai 14 anni si raccomanda di impiegare la dose più bassa.

    Pazienti anziani

    Di solito non è necessario adattare la dose nei pazienti fino ai 75 anni in assenza di insufficienza epatica o renale clinicamente manifesta. Nei soggetti anziani oltre i 75 anni, l’eliminazione del farmaco può essere più lenta. Perciò, se necessario, l’intervallo di somministrazione deve essere aumentato secondo le esigenze del paziente.

    Compromissione renale/dialisi e compromissione epatica

    Nei pazienti con insufficienza renale e/o epatica l’eliminazione del tramadolo è ritardata. In questi pazienti si deve valutare attentamente un prolungamento degli intervalli di somministrazione tenendo conto delle necessità del paziente.

    Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance di creatinina <10 ml/min) il tramadolo non è raccomandato.

    Dato che il tramadolo viene eliminato molto lentamente con l’emodialisi o l’emofiltrazione, per mantenere l’analgesia non è generalmente necessaria la somministrazione post–dialitica.

    Il trattamento con Tramadolo non è consigliato nei pazienti con compromissione epatica grave.

    Uso nei bambini con meno di 12 anni

    Il trattamento con Tramadolo non è consigliato nei bambini con meno di 12 anni poichèla sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite in tale fascia di età.

    Modo di somministrazione

    PRONTALGIN Soluzione iniettabile può essere somministrato per via intramuscolare o tramite iniezione endovenosa lenta (50 mg in 1–2 minuti). PRONTALGIN Soluzione iniettabile può essere somministrato anche per infusione alla velocità di 12–24 mg/ora dopo una iniziale iniezione i.m o e.v. di 100 mg. In caso di trattamento cronico si raccomanda, laddove possibile, di aumentare gradatamente il dosaggio di tramadolo fino a raggiungere la dose finale consigliata (con incrementi ogni 2 o 3 giorni) allo scopo di ridurre l’incidenza degli eventi avversi.

    In genere non deve essere superata la dose giornaliera totale di 400mg di PRONTALGIN Soluzione iniettabile.

    Le dosi devono essere assunte ad intervalli di almeno 4 ore, anche qualora non venisse rispettato lo schema posologico regolare, come ad esempio in caso di dimenticanza di una dose o di intervalli prolungati.

    Nel caso in cui PRONTALGIN sia impiegato per una sintomatologia dolorosa acuta, si deve tener presente che la sua azione è un po’ ritardata rispetto a quella di altri analgesici.

    I periodi di trattamento devono generalmente essere limitati e intermittenti.

    In caso di interruzione improvvisa, possono verificarsi sintomi di astinenza.

    Controindicazioni
  • inibitori delle monoaminossidasi
  • narcotici
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    Interazioni
  • tramadolo
  • noradrenalina
  • antidepressivi triciclici
  • anestetici
  • alcool
  • agente
  • fluoxetina
  • fluvoxamina
  • nefazodone
  • paroxetina
  • sertralina
  • analgesico
  • chinidina
  • ritonavir
  • cimetidina
  • carbamazepina
  • analgesica
  • oppioide
  • nalbufina
  • pentazocina
  • derivati cumarinici
  • warfarin
  • anticoagulante
  • interazione
  • digossina
  • antipsicotici
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    Avvertenze

    Controindicazioni relative

    In uno studio l’impiego di tramadolo in corso di anestesia generale indotta da enflurano ed ossido d’azoto, è stato associato ad un aumentato numero di pazienti con ricordo di particolari intraoperatori. In attesa di ulteriori informazioni, deve essere evitato l’impiego di PRONTALGIN Soluzione iniettabile nelle fasi superficiali di anestesia generale.

    Avvertenze

    PRONTALGIN Soluzione iniettabile deve essere impiegato con cautela in pazienti con lesioni cerebrali o aumentata pressione intracranica, eccessiva secrezione bronchiale, predisposizione a disordini convulsivi o in stato di shock. Attenzione deve essere posta nel trattamento di pazienti con depressione respiratoria, se in trattamento concomitante con farmaci ad azione depressiva sul sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.5) o se la dose consigliata di PRONTALGIN Soluzione iniettabile è eccezionalmente elevata. In queste situazioni non può essere esclusa la comparsa di depressione della funzione respiratoria.

    La diagnosi, ad esempio, di lesione acuta dell’addome può essere mascherata Crisi convulsive sono state osservate in pazienti predisposti o in trattamento con associazioni di farmaci, principalmente antipsicotici, antidepressivi, analgesici ad azione centrale, anestetici locali, noti per abbassare la soglia di crisi: pertanto in questi pazienti deve essere posta particolare attenzione.

    In caso di moderata compromissione renale (clearance di creatinina < 30 ml/min) o epatica, PRONTALGIN Soluzione iniettabile deve essere usato con cautela e l’intervallo tra le somministrazioni deve essere aumentato a 12 ore (vedere paragrafo 4.2).

    Tramadolo ha mostrato un basso potenziale di induzione di dipendenza fisica. Tuttavia si sono verificati casi di abuso, dipendenza e sindromi da astinenza. Di conseguenza, il trattamento con tramadolo è sconsigliato nei pazienti con tendenza o pregressa storia di abuso di droghe o dipendenza.

    Sussistendo il rischio di ipotensione, depressione respiratoria e shock anafilattoide, la prima iniezione di tramadolo deve essere condotta sotto stretto controllo medico.

    Precauzioni per l’uso

    In casi di trattamento cronico, si raccomanda, ove possibile, di aumentare lentamente il dosaggio di tramadolo fino a raggiungere la dose finale raccomandata, al fine di ridurre l’incidenza di eventi avversi, quali nausea, vomito, capogiri e sedazione (vedere paragrafo 4.8).

    Si deve evitare una somministrazione endovenosa rapida in quanto questa si associa ad una aumentata incidenza di effetti indesiderati.

    PRONTALGIN Soluzione iniettabile deve essere impiegato con cautela nel caso di trattamento concomitante con derivati cumarinici (p.e. warfarin) perché possono verificarsi manifestazioni dovute all’effetto anticoagulante, quali aumento del INR ed ecchimosi (vedere paragrafo 4.5).

    PRONTALGIN Soluzione iniettabile deve essere usato con cautela in pazienti trattati con altri farmaci serotoninergici, quali clomipramina, fluoxetina, fluvoxamina, nefazodone, paroxetina, sertralina e venlafaxina per il rischio di crisi convulsive e sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.5).

    In pazienti con metabolismo lento (P450 2D6) e in pazienti in trattamento con inibitori di P450 2D6, quali paroxetina, fluoxetina, chinidina, ritonavir e cimetidina, l’effetto analgesico di PRONTALGIN Soluzione iniettabile è meno intenso (vedere paragrafo 4.5).

    PRONTALGIN Soluzione iniettabile deve essere utilizzato con cautela in pazienti con porfiria acuta perché i tests in vitro hanno mostrato un rischio di accumulo porfirinico a livello epatico che può portare a crisi porfiriche.

    Gravidanza

    Gli studi sull’animale non hanno rivelato alcun effetto embriotossico, se non alle dosi già tossiche per le madri. Non sono disponibili dati adeguati sulla sicurezza del tramadolo nelle donne in gravidanza e durante il parto. Pertanto PRONTALGIN Soluzione iniettabile non deve essere impiegato durante la gravidanza e il parto.

    Il tramadolo e i suoi metaboliti sono stati ritrovati, anche se in quantità minime, nel latte materno umano: pertanto PRONTALGIN Soluzione iniettabile non deve essere impiegato durante l’allattamento.

    Effetti Collaterali

    Gli effetti indesiderati segnalati più comunemente sono nausea e capogiri; entrambi si verificano in ≥1/10 dei pazienti.

    Si verificano inoltre le seguenti reazioni avverse al farmaco, elencate per frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1000 e <1/100); raro (≥1/10.000 e <1/1000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Patologie cardiovascolari

    Non comune: effetti sulla regolazione cardiovascolare (palpitazioni, tachicardia, ipotensione posturale o collasso cardiovascolare). Questi effetti avversi possono verificarsi in modo particolare con la somministrazione endovenosa e nei pazienti fisicamente stressati.

    Raro: bradicardia e aumento della pressione arteriosa.

    Molto raro: vampate.

    Patologie del sistema nervoso

    Molto comune: capogiro.

    Comune: cefalea, sonnolenza.

    Raro: variazioni di appetito, parestesia, tremori, depressione respiratoria, convulsioni epilettiformi, contrazioni muscolari involontarie, incoordinazione motoria, sincope.

    Non nota: disturbi del linguaggio.

    Può verificarsi depressione respiratoria se le dosi raccomandate vengono considerevolmente superate e si assumono contemporaneamente a sostanze ad effetto deprimente sul SNC (vedere paragrafo 4.5).

    Dopo la somministrazione di dosi elevate di tramadolo o dopo trattamento concomitante con altri farmaci che riducono la soglia di crisi o provocano convulsioni cerebrali, possono verificarsi convulsioni epilettiformi (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

    Disturbi psichiatrici

    Raro: allucinazioni confusione, ansia, disturbi del sonno e incubi. Gli effetti indesiderati psichici possono variare in ogni soggetto per intensità e natura (in base alla personalità e alla durata del trattamento). Questi effetti comprendono: variazioni di umore (generalmente esaltazione, occasionalmente disforia), variazioni della vita attiva (generalmente riduzione, occasionalmente incremento) e variazioni cognitive e delle capacità sensoriali (es. capacità decisionale, disturbi nella percezione).

    Può verificarsi dipendenza.

    Disturbi del sistema immunitario

    Raro: reazioni allergiche (es. dispnea, broncospasmo, sibilo, edema angioneurotico, ed eccezionalmente necrolisi epidermica tossica e sindrome di Stevens–Johnson), anafilassi e reattività crociata con farmaci antinfiiammatori non steroidei.

    Patologie dell’occhio

    Raro: visione offuscata.

    Non nota: midriasi.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Raro: dispnea.

    Sono stati segnalati casi di peggioramento dell’asma, sebbene non sia stato stabilito un nesso causale.

    Patologie gastrointestinali

    Molto comuni: nausea

    Comune: vomito, costipazione, secchezza del cavo orale.

    Non comune: diarrea, conati di vomito, irritazione gastrointestinale (sensazione di pressione allo stomaco, edema).

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Comune: sudorazione

    Non comune: reazioni cutanee (es. prurito, eruzione cutanea, orticaria)

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Raro: debolezza motoria.

    Patologie epatobiliari

    Molto raro: in pochi casi isolati è stato segnalato un incremento dei valori degli enzimi epatici in rapporto temporale con l’uso terapeutico di tramadolo.

    Patologie renali e urinarie

    Raro: difficoltà della minzione (difficoltà nel passaggio delle urine e ritenzione urinaria).

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Comune: affaticamento.

    Raro: Possono verificarsi sintomi da astinenza, simili a quelli da astinenza da oppioidi, quali: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e sintomi gastrointestinali. Altri sintomi, che sono stato osservati molto raramente dopo sospensione del tramadolo includono: attacchi di panico, ansia grave, allucinazioni, parestesie, tinnito e sintomi inusuali a carico del sistema nervoso centrale (come confusione, deliri, depersonalizzazione, disturbi della percezione, paranoia).

    Patologie dell’orecchio e del labirinto

    Molto raro: vertigini.

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Non nota: ipoglicemia.

    Eccipienti

    Sodio acetato

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Nessuna particolare precauzione per la conservazione.